Emozioni e malattia secondo la Medicina Tradizionale Cinese

 

Perché ci ammaliamo?

Secondo la medicina moderna la risposta è semplice: è colpa di qualcun’altro! Batteri, virus, sistema immunitario, parassiti, etc. Abbiamo la tendenza a ricercare la causa dei nostri malanni nell’ambiente che ci circonda, non in noi stessi.

 

Nella Medicina Tradizionale Cinese invece, dove corpo e spirito sono considerate entità inseparabili, le patologie sono considerate derivanti da due fattori eziologici di pari importanza:

  • Gli attacchi esterni
  • Le lesioni interne

Uno dei principali fattori determinanti lo sviluppo di queste “lesioni interne”  sono le emozioni cosiddette “negative”.

La Medicina Tradizionale Cinese è una medicina olistica (dal greco holos“il tutto”) in cui corpo, spirito e ambiente in cui vivamo sono considerati un insieme inscindibile. Ne deriva che corpo e spirito s’influenzano reciprocamente. Dal punto di vista psicologico la medicina cinese ha saputo isolare le principali emozioni negative tenendo conto del loro impatto su organi e tessuti.

 

Da dove nascono le emozioni?

Possono provenire da uno scompiglio emozionale o da una perturbazione organica. Questa è una particolarità del pensiero della medicina cinese: così come un disturbo emozionale può generale una disfunzione organica, un disturbo organico può generare un’emozione. È possibile quindi riassumere le 5 grandi categorie delle “emozioni negative” in relazione ai 5 organi ad esse associate nel modo seguente :

  1. Fegato / Rabbia
  2. Cuore / Odio
  3. Milza / Rancore
  4. Polmone / Tristezza
  5. Rene / Paura

In pratica questo significa che per esempio un disturbo al fegato può generare un sentimento di rabbia e irritabilità nella persona affetta dal malanno.

Secondo la medicina cinese questi 5 organi (polmone, fegato, cuore, milza e rene) non sono dei semplici organi, ma sono legati a differenti fattori. Ad ognuno di essi è associato un colore, un movimento, una funzione, un meridiano, una via d’uscita verso il mondo esterno, un’emozione, una stagione, etc. Essi possono inoltre interagire tra di loro e si possono influenzare reciprocamente: un problema al fegato può così generare un disturbo alla milza come mostrato nel seguente schema:

Esiste però una visione molto meno comune che conferisce un ruolo di maggior importanza ad un elemento in particolare: la Terra(Milza) la quale, in questo caso, è il fulcro al centro di tutte le interazioni tra il resto del corpo e dello spirito.

Questo viene menzionato nel Huangdi Neijing, libro classico della medicina cinese risalente a più di 2000 anni fa, che recita: «La Milza/Terraal centro, irriga i 4 lati».

Il simbolo che nominiamo Terraraggruppa un’insiemi di elementi: comprende la milza e lo stomaco, la carne, i muscoli e la bocca, è un elemento connesso al colore giallo e la sua direzione è il “centro” (vedi disegno). Secondo la medicina cinese, è il simbolo Terra a permettere di produrre sangue ed energia (Qi xue 气血) trasformando gli alimenti che ingeriamo, consente al sangue di restare nei vasi sanguigni, fa salire l’energia pura (Qing qi 清气) verso la parte alta del corpo e fa scendere il torbido, gli scarti (Zhuo qi 浊气) verso il basso permettendone così l’eliminazione. Può essere quindi vista come una sorta di incrocio: senza di essa nulla sale e nulla scende. Permette di conseguenza alla vita di crescere, di rigenerarsi e di trasformare le sostanze per noi essenziali.

Potremmo dire che questo è, in maniera generale, anche quello che fa la Terra (il globo terrestre): non è forse lei che genera, trasforma e sostiene la vita?

È per questo motivo che la medicina cinese classifica la Terracome il perno che ci permette di vivere. A livello più figurato si può dire che è lei a “digerire” in primis le emozioni e le informazioni relative al nostro ambiente, in modo da favorire un determinato comportamento, un cammino, un’evoluzione.

 

L’origine delle emozioni “tossiche”

L’emozione associata al simbolo Terraè il rancore, che si traduce in un sentimento di insoddisfazione, amarezza e risentimento verso ciò che imputiamo essere la causa del nostro mal essere.

Quest’ultimo rappresenta un terreno fertile per le emozioni nefaste ed è la radice delle “tossine emozionali”. Perché un’emozione diventi “tossica” per l’organismo, essa deve perdurare nel tempo: lo fa grazie al rancore, che la blocca all’interno del corpo impedendole di trovare una via d’uscita e lesionando così profondamente il nostro organismo.

Wang Fengyi王鳳儀(1864-1937), contadino cinese, sosteneva che la chiave per riuscire a liberarsi da queste emozioni “tossiche” risiede nel porsi la domanda: “E tu, ce l’hai con qualcuno?”. Una risposta affermativa significa che abbiamo lasciato la porta aperta ad uno scompiglio fisiologico, silenzioso ma tenace, che blocca il centro vitale che è la Terra.

 

Come interrompere questo circolo vizioso nella pratica?

Qualsiasi sia l’emozione che vi assale, il suo perdurare nel tempo è indice della presenza di un sentimento di rancore sottostante che la mantiene e la nutre. Se permetterete al corpo di evacuarlo, allora le emozioni negative ad esso associate svaniranno a loro volta.

 

Wang Fengyi ha quindi riassunto così l’essenza della sua tecnica:

« Non incolpare le altre persone : Bu yuan ren不怨人».

In altre parole perdonare permette alle emozioni di passare come le nuvole in un cielo sereno.

 

Uno dei miei professori diceva: « Perché la medicina cinese si chiama Zhong yi 中医 ? Perché Zhong 中significa centro (la Terra). È una medicina del centro che permette di conservare l’armonia del corpo umano, in questo modo yin e  yang possono equilibrarsi e permettere all’uomo di essere in salute.”

E tu ce l’hai con qualcuno?

 

 

Carrara Damien, Locarno, Nov.17